
La danza è in me.
La danza è in me
Danzo da quando cammino, forse anche da prima. Quel giorno in cui ho appreso che l’operazione al cuore che avrei subito avrebbe messo in pericolo la mia vita e la possibilità di usare i miei arti inferiori, non mi preoccupai di morire ma di non poter più danzare. In effetti dal giorno in cui la “Grande Dame” mi ha scelta, io non l’ho mai abbandonata. Posso dire di essere un’attivista della danza, perché mi batto affinché il movimento del corpo, sotto ogni sua espressione, naturale e artistica, sia valorizzato nella nostra società e ripulito da ogni forma di stereotipo. Mi impegno ogni giorno affinché la danza sia riconosciuta come pratica di benessere psicofisico accessibile a tutti e non soltanto ad un’élite.
La danza è nella natura
Se solo ci fermiamo noi possiamo osservare che ciò che si manifesta in natura è una forma di danza: dal volo degli uccelli migratori, al sinuoso andare delle onde del mare, dalla tempesta dei cieli alla corsa di una pantera.
La danza indossa il corpo di ogni umano e genera gioia
Sin da bambini abbiamo sperimentato che cadere, rotolare su un prato, saltellare, correre permetteva in noi una sorta di felicità. Quelle prime esperienze del corpo in movimento restano per sempre impresse in noi, nella memoria delle cellule della nostra casa-corpo. Il momento in cui il corpo rivive quelle emozioni la gioia si manifesta e splende. La nostra sfida è ritrovare da adulti la spensieratezza del corpo, l’ “andare in vacanza” della mente per abbracciare un grande senso di leggerezza e libertà fisica che ci fa sentire vivi.
La danza è in noi
Portiamo con noi ogni giorno il nostro corpo, a volte è pesante altre leggero, a volte dolorante. Se solo chiudiamo gli occhi possiamo ascoltare la danza nascosta che è al nostro interno. Il corpo-materia è già una danza; la nostra respirazione, il suo va e vieni, il lasciare e prendere, il flusso sanguigno che scorre nei nostri “fiumi” venosi. Non dobbiamo fare chissà cosa per far sì che la danza si riveli in noi. Esiste già.
Perché la danza genera gioia di vivere
La danza permette di comunicare, di trasmettere umanità e vita. Dovremmo scrollarci di dosso le inibizioni legate al corpo che si radicano in età adulta e riconoscere che la danza ci offre un’occasione unica e primordiale in cui possiamo ritrovare quella “follia” comune, liberare la nostra timidezza e riservatezza e abbracciare il movimento libero con la musica che preferiamo oppure nel silenzio, o con lo stimolo dei suoni della natura. Tutto questo genera gioia perché ci collega alle nostre origini profonde di donne e uomini in stretto collegamento con l’ambiente. Dovremmo reclamare la danza estatica e il ballo disinvolto in discoteca perché sono strumenti che permettono di sentirsi esseri umani viventi con un corpo, una mente e un’anima.
Patrizia Lo Sciuto
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