
“In corpore Constitutionis”, in scena al Teatro Ariston di Trapani il 31 marzo e 3 aprile
“Non ti scordar di me” è un’iniziativa, ormai storica, istituita dal Comune di Erice per ricordare le vittime della strage di Pizzolungo. Quest’anno al centro delle numerose manifestazioni che si svolgono dal 29 marzo al 3 aprile, ci sono i 75 anni della Costituzione Italiana e, come sempre, la lotta alla mafia. Tra le numerose iniziative, del ricco cartellone, sarà in scena venerdì 31 marzo alle ore 10 e in replica lunedì 3 aprile alle ore 21 presso il Teatro Ariston lo spettacolo “In corpore Constitutionis” – liberamente tratto da “Anticostituzione” di Gherardo Colombo, riadattamento teatrale di Alessandra De Vita, regia Massimo Pastore e Alessandra De Vita, coreografie di Patrizia Lo Sciuto.
Lo spettacolo è il frutto di un laboratorio di teatro-danza che si è tenuto per un gruppo di studenti delle scuole del Comune di Erice. Ventiquattro ragazzi dai 10 ai 16 anni hanno interpretato, attraverso il testo, la gestualità teatrale e la danza, passaggi importanti della costituzione, cominciando dai primi articoli, in un monologo iniziale recitato come una dichiarazione d’amore. Seguono scene di movimenti in gruppo in cui emergono diversi aspetti: dall’immagine di una società che in massa segue senza regole una vita fatta di routine alternando puro divertimento e ebrezza a dinamiche di favoritismi ai quali si è soliti assistere; dalle richieste del rispetto del diritto a vivere in un ambiente salubre a come vengono interpretati certi articoli costituzionali a riguardo degli stranieri e delle minoranze.
La costituzione e l’anticostituzione, due facce della stessa medaglia, una che riconosce nella realizzazione della pari dignità universale e nella tutela dei diritti i propri obiettivi, e l’altra la difficoltà che spesso i suoi principi non trovano applicazione nella vita di tutti i giorni, rilevando la distanza tra teoria e prassi.
“Non ti scordar di me è memoria, impegno e riflessione – commenta la sindaca di Erice, Daniela Toscano -. Sono tre aspetti fondamentali della lotta alla mafia che possono trovare spazio anche nelle arti, come questo spettacolo che coinvolge studenti del nostro territorio. Sono lieta che i nostri giovani possano avere la possibilità, tramite il teatro e la danza, di potersi esprimere ed anche, contemporaneamente, di poter apprendere l’importanza del rifiuto di ogni tipo di mafia. Ringrazio gli organizzatori, le scuole, i docenti, gli studenti stessi e le famiglie per aver creduto in tutto questo”.