Associazione MOTO ARMONICO
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Il mio corpo, la mia storia

Il mio corpo, la mia storia

Estratto.
Era l’ora di ginnica; se faceva bel tempo la maestra ci accompagnava ai giardinetti. Prima ci faceva marciare, poi correre e dopo al tempo di un/due, un/due ci mostrava esercizi quasi militari. La prima esperienza del corpo in movimento fu per me quasi devastante. Mamma mi iscrisse ad un corso di danza classica. Ma non volevo essere un angioletto vestita di azzurro così optai per il corso privato di ginnastica. Le mie gambucce segnate dall’elastico dei calzini in cotone bianco correvano scattanti in palestra. Alle medie alla ricreazione montavo degli spettacolini dove era il libero movimento del mio corpo ad esprimersi. Non esistevano format televisivi che intossicavano la mente con devastanti steriotipi di movimenti di danza. E poi nuoto, tennis, pallavolo per approdare a Roma alla danza creativa con la mia maestra di sempre Chiara Ossicini. E da lì contact improvisation (che fortuna praticarlo a 16 anni con un insegnante americano) e in seguito a Parigi tecnica Dupuy, Limon, Cunningham, Nikolais, Release… Ho praticato inoltre moltissime tecniche di integrazione corpo/mente tra le quali Mezieres, Feldenkrais, Alexander, Rolfing, Eutonia di Gerda Alexander, Pilates (quando negli anni 80 era approdato dall’America in Francia), e ancora tecniche di analisi del movimento quali Kinesiologia, Ideokinesis di Irene Dowd, AFMD, Laban-Bartenieff. In seguito tra le pratiche orientali Aikido, Yoga, Taï Qi, Qi Gong, Tuina. Oggi mi è venuto in mente tutto questo guardandomi a nove anni in tuta da ginnastica.

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