Associazione MOTO ARMONICO
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Betty Lo Sciuto

Coreografa e regista, si è formata con Chiara Ossicini, Dominique e Françoise Dupuy, M. F. Delieuvin, A. Dravet, B. Hyon, D. Mc Call, M. Jaer, E. Adams, L. Nelson, D. Lepkoff. Laureata in Psicologia, con studi di Psicoanalisi e Psicomotricità, ha approfondito il Qi Gong (antica disciplina cinese del benessere, dott. Li Xiaoming). É autrice del metodo Fine Movement Technique ®, per la formazione del danzatore, il training dell’attore, dello strumentista e del cantante lirico. Ha diretto il Centro Coreografico-Musicale AdM (Amici della Musica-Trapani,1998/2004). Condirige dal 1995 con Patrizia Lo Sciuto la Compagnia Moto Armonico Danza. Interprete e autrice delle coreografie: “Ost-West Glocken”, per la Televisione tedesca MDR (Weltglockenlauten, 2007); Dreamtime, (Festival Il fiume e la memoria, Pescara, 2007); Visual Concert, per il Festival Liquid Sound, Bad Sulza (Germania, 2007), con musiche di Roberto Laneri. Ha curato il libro La danza e il paesaggio, con testi di Luigi Lombardi Vallauri. Regista dell’opera Dido and Aneas di H. Purcell, (Erice 2011, Settimana di Musica Medievale e Rinascimentale). Ideatrice e regista dello spettacolo di poesia e musica “La forma del silenzio”, con la poetessa cinese Xu Hong, Alessio Pianelli violoncello, Biogroove percussioni, Pino Lecce Tai Chi (2016). Coreografa nello spettacolo “Danzare per vivere…”, (2016) ispirato alla vita della danzatrice ebrea Helen Lewis, con Silvia Giuffré, Arabella Scalisi e Marco Calaciura.

https://www.finemovementtechnique.it/it/

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Paola Lo Sciuto

Artista visiva e ricercatrice in arte, scienze sacre e scienze umane. Dal 2013 è presidente di Atelier Artis, associazione che si occupa di creazioni artistiche. Ha studiato scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma negli anni ’80 e ha seguito una formazione sul cinema d’animazione presso SaFa Palatina di Roma. Negli anni 90-98 è stata assistente di Mario Schifano per le opere pittoriche e i costumi realizzati all’Opera di Roma. Alla Biennale di Venezia del 1993 presenta Xenography, un video sulla percezione emotiva soggettiva, esposto nel padiglione italiano. Tra il 1999 e il 2000, ha creato “Il Regno“, un progetto di ricerca sulla percezione emotiva realizzato con uno spettacolo teatrale e una proiezione di un film d’animazione tridimensionale. Dal 2004 al 2007, sviluppa e presenta il progetto di ricerca sulla propriocezione e l’identità generativa attraverso la performance e l’installazione coreografica “Stanza di Luce“, progetto co-prodotto dal Centro Coreografico Ballet Angelin Preljocaj a Aix -en-Provence. Nel 2015 e nel 2016, presenta ad Orviet quattro spettacoli sull’arte contemporanea e crea i costumi per il film “Molly” diretto da Chiara Caselli, ispirato a l’Ulisse di Joyce e presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Paola Lo Sciuto pubblica nel 2017 “La forma è la essenza”, testo di storia del costume per lo spettacolo in relazione alla percezione del mondo interiore, la visione della personalità come una moltitudine di personaggi. Edito da Ponte Sisto, il libro è un’analisi sul cinema, il teatro e la danza attraverso l’arte del costume e il mestiere del costumista. Nel novembre del 2018 realizza i costumi per il corpo di ballo del Grand Théâtre di Ginevra per lo spettacolo “Wahada” con la coreografia di Abou Lagraa.

Tetraktis Percussioni

Collaborazione per lo spettacolo Clinamen

Tetraktis Percussioni nella sua esperienza artistica e didattica ventennale ha realizzato progetti di riconosciuto valore, anche collaborando con musicisti solisti di varia estrazione. Lo scopo è stato quello di ricercare una relazione artistica fra i diversi linguaggi, fra molteplici culture, permettendo una crescita ed un arricchimento del repertorio concertistico e didattico. Dopo esperienze musicali condivise con Lorenzo Jovanotti, DJ Ralf, il batterista Christian Mejer, il pianista jazz Ramberto Ciammarughi, il sassofonista Stefano “Cocco” Cantini, il video-artista Philipp Geist, il cornista Alessio Allegrini ed altri, attualmente il gruppo collabora con il clarinettista solista Alessandro Carbonare. Queste collaborazioni, sostenute da compositori italiani come Carlo Boccadoro, Tonino Battista, Thomas Briccetti, Paolo Ugoletti, Davide Zannoni, Alessandro Annunziata, Giovanni Sollima, Carlo Crivelli, Riccardo Panfili, hanno permesso la realizzazione di un repertorio originale italiano precedentemente inesistente, dedicato al quartetto di percussioni e lavori discografici originali come:“Millenniun Bug”(Rara), “Drama”(autoprodotto), “Liaisons Dangereuses”(Giotto Music), “Piazzarama”(Giotto Music). Continua

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